Quale broker conviene nel 2025 tra Trade Republic e Etoro? Con la recensione di CriptoMania.it confronta i costi e gli strumenti di trading per scegliere il miglior broker in Italia.
Trade Republic ed eToro sono tra i broker più popolari in Italia per chi desidera fare trading online, investire in criptovalute, creare un piano di accumulo in azioni ed ETF, ricevere un interesse annuo sul saldo non investito e utilizzare una carta di debito per le proprie spese quotidiane. Entrambi posso darti questi servizi.
In questa recensione comparativa analizziamo Trade Republic vs eToro per capire quale broker conviene nel 2025.
Verranno confrontati struttura societaria e la regolamentazione, gli asset disponibili, i costi e commissioni, l’utilizzo della leva, e gli interessi sul saldo non investito, funzionalità aggiuntive, oltre all’esperienza utente, sicurezza e servizio clienti.
Il team di CriptoMania.it ha raccolto informazioni da recensioni ufficiali e indipendenti, testato personalmente entrambe le app e analizzato le opinioni di esperti e utenti reali dei due servizi, al fine di offrire un’analisi tecnica dettagliata e affidabile.
L’obiettivo è aiutare gli investitori italiani a decidere quale broker scegliere tra Trade Republic ed eToro, rispondendo alla domanda chiave: eToro conviene oppure è meglio Trade Republic?
Trade Republic VS eToro: Le Differenze Principali
Caratteristiche | Trade Republic | eToro |
---|---|---|
Anno di fondazione | 2015 ✔️ | 2007 ✔️ |
Regolamentazione | BaFin (Germania) Protezione depositi fino a €100.000 ✔️ |
CySEC, FCA, ASIC Protezione fino a €20.000 (CySEC) ✔️ |
Prodotti offerti | Azioni, ETF, Bond, Derivati, Criptovalute ✔️ | CFD, Criptovalute, Indici, Commodities ✔️ |
Deposito minimo | 10 € ✔️ | 50 $ ✔️ |
Conto demo | No ❌ | Sì (fondi virtuali) ✔️ |
Commissioni trading | 1 €/transazione Nessuna fee ETF/azioni ✔️ |
Spread variabile 1% crypto ✔️ |
Carta di debito | Sì, virtuale e fisica ✔️ | Sì (eToro Money) ✔️ |
Interessi sul saldo non investito | 2.50% TAE sui primi 50.000 € ✔️ | Fino al 4.55% annuo (varia in base al saldo) ✔️ |
Piano di accumulo (PAC) | Sì (ETF e azioni) ✔️ | Sì ✔️ |
Copy Trading | No ❌ | Sì (copia trader esperti) ✔️ |
Costo apertura conto | Nessun costo ✔️ | Nessun costo ✔️ |
Valutazione | ⭐⭐⭐⭐ (4/5) | ⭐⭐⭐⭐⭐ (5/5) |
Sito ufficiale | Apri conto Trade Republic | Apri conto eToro (il tuo capitale è a rischio) |
Bonus di benvenuto | Sì (tramite questo invito) ✔️ | No ❌ |
Bonus Di Benvenuto
Per chi volesse aprire un conto su eToro o Trade Republic, cominciamo parlando della presenza di bonus di benvenuto. Su Trade Republic, al momento, è disponibile un bonus che può arrivare fino a 200 € in azioni gratuite, a seconda della promozione attiva. Per ottenerlo, è sufficiente registrarsi tramite questo link di invito, completare la verifica dell’account e effettuare un primo deposito. Il bonus viene accreditato direttamente nel portafoglio, permettendo di iniziare a investire immediatamente. Questo incentivo è particolarmente interessante per chi vuole approcciarsi al mondo degli investimenti con un piccolo “aiuto” iniziale.
Al contrario, eToro non offre attualmente un bonus di benvenuto in denaro o azioni. La piattaforma si distingue per altre caratteristiche, come il copy trading e la possibilità di utilizzare un conto demo con fondi virtuali, ma non prevede promozioni specifiche per i nuovi iscritti. Chi cerca un bonus immediato potrebbe quindi preferire Trade Republic, mentre eToro rimane una scelta solida per chi vuole sfruttare strumenti avanzati come il social trading.
Struttura e regolamentazione
Dal punto di vista strutturale, Trade Republic ed eToro operano con modelli differenti.
Trade Republic, di cui puoi trovare la recensione ufficiale su ProMarketer.it, è una banca online tedesca fondata nel 2015 a Berlino, con una succursale attiva in Italia. Essendo una banca con licenza completa, Trade Republic è vigilata dall’autorità finanziaria tedesca BaFin e dalla Deutsche Bundesbank. Questo status permette di offrire garanzie sui depositi fino a 100.000€ per cliente tramite il fondo interbancario tedesco.
eToro, approfondito nella nostra recensione ufficiale di CriptoMania.it, è un broker internazionale con sede principale a Cipro (registrato anche alle Isole Vergini Britanniche) e presenza globale in oltre 140 Paesi. eToro è regolamentato dalla CySEC cipriota (licenza n. 109/10) per operare in UE, oltre che da altre autorità come FCA (UK), FinCEN (USA) e ASIC (Australia). In Italia eToro è autorizzato da CONSOB (iscr. n. 2830) mentre Trade Republic risulta all’albo con iscr. n. 5130.
C’è da precisare che eToro non è una banca: aderisce al fondo di compensazione investitori (ICF) che copre fino a 20.000€ per cliente in caso di default del broker. Ciò significa che, a differenza di Trade Republic, i contanti su eToro non godono di una garanzia equivalente a un conto bancario tradizionale.
Entrambi i broker tengono comunque i fondi dei clienti segregati dal patrimonio societario e applicano la protezione dal saldo negativo, per cui l’utente non può perdere più del capitale investito.
In termini di struttura operativa, Trade Republic adotta un modello DMA (Direct Market Access) puro: gli ordini dei clienti vengono inoltrati direttamente al mercato (LS Exchange/Hamburg Börse) senza che il broker agisca da intermediario esecutore. In pratica Trade Republic non funge da market maker, ma si limita a collegare l’investitore ai mercati regolamentati.
eToro, invece, ha un modello ibrido: per le operazioni senza leva (ad esempio acquisto di azioni reali o crypto senza margine) agisce come DMA acquistando il sottostante reale per conto dell’utente. Quando si utilizza la leva finanziaria o si operano CFD, eToro diventa market maker e controparte diretta delle transazioni, determinando i prezzi di acquisto/vendita dei CFD offerti. Questo doppio ruolo di eToro consente di offrire sia investimenti “reali” sia trading con derivati a margine. Da notare che eToro è stata pioniera nel social trading e sta crescendo rapidamente (oltre 20 milioni di utenti nel mondo); la società è in forte espansione di fatturato ed è persino in procinto di quotarsi in Borsa.
Trade Republic, pur essendo più giovane, ha già superato 8 milioni di clienti in Europa e ha visto un aumento significativo del proprio fatturato, sostenuto dai finanziamenti venture capital e dall’espansione in 17 Paesi UE. Questo testimonia come entrambi abbiano modelli di successo, ma con approcci differenti al mercato.
Asset disponibili e strumenti di trading
Uno dei punti chiave del confronto Trade Republic vs eToro riguarda gli strumenti finanziari disponibili per fare trading e investire. Trade Republic offre principalmente asset adatti a un investitore di medio-lungo termine. La piattaforma mette a disposizione circa 7.700 azioni di società quotate (sia italiane che internazionali) e 1.500 ETF, tutti negoziati su un’unica sede di esecuzione (LS Exchange, collegata alla Borsa di Amburgo). In aggiunta, Trade Republic consente di acquistare obbligazioni (titoli di Stato e corporate) e alcuni derivati quotati, come ad esempio certificati o warrant. Per la parte di investimenti innovativi, il broker offre anche le criptovalute: oltre 50 crypto tra cui Bitcoin, Ethereum, Litecoin e altre, custodite in cold wallet per maggiore sicurezza. Questa combinazione permette a Trade Republic di unire su un unico conto titoli tradizionali e asset digitali (una caratteristica apprezzabile per diversificare). Va evidenziato che mancano alcuni strumenti classici come i fondi comuni d’investimento, e non è disponibile il mercato Forex né prodotti OTC come i CFD puri.
eToro, dal canto suo, ha un’offerta di asset più ampia sul fronte del trading speculativo. Oltre a azioni (circa 1.500 titoli da 17 borse mondiali) ed ETF (circa 145, sebbene quelli armonizzati UE siano pochi), eToro permette di negoziare indici di Borsa (13 indici globali tramite CFD, es. S&P500, DAX, NASDAQ, ecc.), coppie Forex (47 cambi tra valute principali, minori ed esotiche), materie prime (13 commodity via CFD, come oro, petrolio, gas naturale) e un discreto numero di criptovalute (almeno 17 crypto principali in modalità reale, più decine di cross crypto/fiat o crypto/commodity). In pratica con eToro si può fare trading su quasi tutti i principali mercati finanziari mondiali, sfruttando anche prodotti a leva. Viceversa, eToro non offre obbligazioni, né futures/opzioni tradizionali (anche se alcuni CFD replicano l’andamento dei futures). Sia Trade Republic che eToro permettono di acquistare frazioni di azioni: ad esempio su Trade Republic è possibile investire importi minimi di 10€ ottenendo frazioni di un titolo costoso, e analogamente eToro consente acquisti frazionati su azioni e crypto (utile per piccoli capitali). eToro è più completo per chi vuole spaziare dal Forex alle commodity passando per azioni e indici, mentre Trade Republic risulta più focalizzato su azioni, ETF e obbligazioni per investimenti tradizionali di lungo termine.
Un altra caratteristiche che eToro ha è il conto demo. La possibilita di creare un conto demo di eToro.
Piattaforme e strumenti di analisi
Entrambi i broker offrono piattaforme semplici da usare e accessibili sia via app mobile che via interfaccia web. L’esperienza utente base è ottima in entrambi i casi, con interfacce pulite e intuitive pensate per investitori anche principianti. Trade Republic presenta un design minimalista: tramite l’app (necessaria per la registrazione) l’utente può eseguire operazioni essenziali di acquisto/vendita, visualizzare il portafoglio e lo storico, impostare ordini limite e stop, il tutto con una curva di apprendimento molto rapida. Le informazioni grafiche e gli strumenti di analisi sono ridotti all’essenziale: grafici semplici, quotazioni in tempo reale e poco altro. Questo approccio “light” privilegia la facilità d’uso rispetto alla profondità di analisi, in linea con la clientela target orientata al buy-and-hold. eToro, pur mantenendo un’interfaccia user-friendly, offre una piattaforma più ricca di funzionalità. Oltre alle sezioni di portafoglio e quotazioni, eToro integra feed di notizie finanziarie e soprattutto elementi social (discussioni e commenti su titoli). La piattaforma eToro include grafici avanzati con vari indicatori tecnici per l’analisi di prezzo, calendari economici e strumenti di ricerca come la sezione “Ricerca Mercati” con filtri per settore, performance, ecc. Inoltre, eToro fornisce un conto demo gratuito e illimitato dove è possibile esercitarsi con denaro virtuale – un vantaggio per i principianti – mentre Trade Republic non offre un conto demo al momento. In definitiva, a livello di piattaforme e strumenti di analisi, la scelta dipende dalle preferenze: Trade Republic punta sulla semplicità e un ambiente privo di distrazioni, eToro offre qualche tool analitico in più e un’esperienza interattiva. Entrambi comunque permettono di fare trading via smartphone o PC in modo fluido; la preferenza per l’uno o l’altro può ridursi a una questione di gusti personali sull’interfaccia.
Piani di accumulo: Trade Republic vs eToro
Un aspetto rilevante per gli investitori a lungo termine è la possibilità di impostare un piano di accumulo (PAC) per investire periodicamente in azioni ed ETF. Il piano di accumulo di Trade Republic è gratuito, che consente di acquistare azioni ed ETF senza pagare commissioni su ogni transazione. Gli utenti possono impostare investimenti ricorrenti a partire da importi minimi molto bassi, rendendo l’accumulo un’opzione accessibile anche per chi vuole iniziare con piccole somme. Questo strumento è utile per chi segue una strategia di investimento passivo e vuole costruire il proprio portafoglio nel tempo.
eToro, invece, ha recentemente introdotto la possibilità di impostare investimenti ricorrenti su determinati asset, ma con alcune differenze. Il piano di accumulo di eToro non è completamente gratuito, poiché le operazioni sono soggette agli spread e ad altre condizioni di mercato. Inoltre, la selezione di ETF e azioni disponibili per il PAC è più limitata rispetto a Trade Republic. Tuttavia, eToro offre la possibilità di integrare il piano di accumulo con la sua funziona di copy trading, consentendo di replicare automaticamente le strategie di investitori esperti nel tempo.
In sintesi, per chi desidera un piano di accumulo senza costi fissi, Trade Republic è l’opzione migliore. Per chi preferisce un approccio più dinamico e integrato con strumenti di trading sociale, eToro potrebbe essere una scelta più interessante.
Carte di debito: Trade Republic vs eToro
Entrambi i broker offrono una carta di debito collegata al proprio conto di investimento, ma con caratteristiche differenti. Trade Republic mette a disposizione una carta di debito Visa gratuita, con la belissima carta Rirror, collegata direttamente al conto dell’utente. Questa carta permette di effettuare pagamenti e prelevare contanti, con un sistema di cashback chiamato “Saveback“, che consente di accumulare l’1% sugli acquisti effettuati e di reinvestirlo automaticamente in asset selezionati dall’utente.
eToro, invece, offre la eToro Money Card, una carta di debito Mastercard disponibile solo per i clienti idonei. La carta è collegata al conto eToro Money, che funge da wallet digitale per gestire le transazioni in diverse valute. A differenza della carta di Trade Republic, la eToro Money Card è pensata per agevolare depositi e prelievi immediati su eToro, riducendo i tempi di attesa per le transazioni e le conversioni valutarie.
Se si cerca una carta per spese quotidiane con possibilità di investimento automatico, Trade Republic offre una soluzione interessante grazie al cashback. Se invece l’obiettivo è facilitare il trading e le operazioni di deposito/prelievo con conversioni valutarie rapide, la eToro Money Card può risultare più adatta.
Costi e Commissioni
Costi di trading
Sul fronte costi di negoziazione, Trade Republic ed eToro adottano politiche differenti ma entrambe competitive. Trade Republic applica una commissione fissa simbolica di 1 € per ordine eseguito, indipendentemente dal controvalore o dal tipo di strumento. Questa è presentata come una copertura dei “costi esterni” (ad esempio i costi di esecuzione sul mercato LS Exchange). A parte questo, il broker tedesco non addebita altre commissioni sul trading: niente costo per apertura/chiusura conto, nessuna commissione di custodia titoli e nessuna commissione di inattività. Gli spread sui prezzi degli strumenti su Trade Republic sono quelli ufficiali di mercato (Xetra/LS Exchange) senza maggiorazioni imposte dal broker. In altre parole, Trade Republic non amplia artificialmente il differenziale denaro-lettera: il guadagno sul trading per il broker proviene dall’ordine eseguito (in parte attraverso meccanismi di payment for order flow, ovvero remunerazione ricevuta dal partner di esecuzione, pratica comune tra i broker a zero commissioni).
eToro, invece, adotta un modello a commissioni variabili in base allo strumento. Per il trading senza leva di azioni ed ETF reali, eToro dichiara commissione zero (0%) sull’eseguito. Ciò rende eToro molto conveniente per piccoli investimenti in azioni, dove Trade Republic addebiterebbe comunque 1€ (che su un ordine da 50€ equivale al 2% di costo). Tuttavia, eToro recupera i propri margini attraverso gli spread e altri costi indiretti. Nel caso di operazioni in CFD con leva, eToro applica spread o fee specifiche: ad esempio spread tipicamente tra 1 e 3 pips sul Forex, da 2 pips in su sulle commodity (variabili a seconda del sottostante, es. circa 45 pips sull’oro), circa 0,75 punti indice sugli indici principali e una fee dello 0,15% sul valore per CFD azionari ed ETF. Questi costi sono incorporati nel prezzo di negoziazione. Inoltre, eToro applica alcune commissioni extra: in particolare una commissione di conversione valutaria del 0,5% su depositi in EUR se il conto è denominato in USD (nota: attualmente eToro permette di aprire conti direttamente in euro, mitigando questo onere) e una commissione di prelievo di 5 dollari su ogni richiesta di prelievo. Un altro costo da considerare con eToro è la commissione di inattività: se un account rimane inattivo (nessun login/operazione) per 12 mesi, viene addebitato $10 al mese fino a riattivazione o esaurimento fondi. Trade Republic non prevede alcun costo di questo tipo. In sintesi, sui costi di trading puri nessuno dei due broker presenta commissioni elevate: Trade Republic vince per semplicità (1€ fisso su tutto, ideale per trade di importo grande), eToro risulta ottimo per piccoli importi su azioni (0% commissioni) ma può costare di più su prodotti a leva o in caso di conversioni valutarie.
Commissioni su prelievi e depositi
Per quanto riguarda depositi e prelievi, entrambe le piattaforme sono piuttosto flessibili ma con approcci diversi. Trade Republic consente di depositare tramite bonifico bancario SEPA gratuitamente (sia in entrata che in uscita). Inoltre, offre la possibilità di depositare con carta di credito o portafogli digitali: in questo caso il primo deposito con carta è gratuito, mentre i depositi successivi via carta hanno una commissione dell’1% sull’importo. Non vi è un importo minimo elevato per iniziare: bastano 10€ di deposito minimo iniziale per attivare il conto. Per i prelievi, essendo Trade Republic un istituto bancario con IBAN, il trasferimento di fondi dal conto Trade Republic al proprio conto corrente è gratuito e normalmente viene eseguito via bonifico. Da segnalare che se si utilizza la carta di debito Trade Republic per prelievi da sportello ATM, la società applica 1€ di commissione per ogni prelievo inferiore a 100€ (i prelievi pari o superiori a 100€ sono gratuiti). Questa politica incoraggia prelievi di contante sopra quella soglia, ma non influisce sui trasferimenti bancari classici.
eToro permette depositi con svariati metodi: bonifico, carta di credito, Paypal e altri e-wallet. Il deposito minimo per utenti in Italia è di 50$ (circa 46€). eToro non addebita commissioni sul deposito in sé, tuttavia come accennato c’è il tema della valuta base: storicamente i conti eToro operano in USD, quindi un deposito in EUR viene convertito in USD con spread 0,5%. Da poco è possibile avere conto in EUR su eToro, il che elimina la conversione in entrata, ma attenzione che su eToro alcune negoziazioni (es. azioni USA, materie prime) potrebbero comunque implicare conversioni interne. Sul fronte prelievi, eToro applica una fee fissa di 5 $ per ogni prelievo, indipendentemente dall’importo. Dunque, ritirare piccole somme con frequenza può risultare costoso con eToro. Trade Republic in confronto non ha commissioni sui prelievi bancari (ed anzi offre un conto con IBAN italiano per versare e ritirare facilmente). Riassumendo, sui depositi entrambe le piattaforme sono accessibili (Trade Republic richiede solo 10€ iniziali, eToro 50$) ma Trade Republic risulta leggermente più economica se si utilizza il bonifico (nessuna fee) mentre eToro è comoda per varietà di metodi ma prevede quel costo fisso all’uscita.
Costi nascosti e spread
Un’analisi completa dei costi deve considerare eventuali costi nascosti o indiretti, come gli spread e le condizioni di esecuzione. Trade Republic si distingue per la trasparenza tariffaria: come visto, 1€ per transazione e nessun sovrapprezzo sugli spread di mercato. Ciò significa che il prezzo che vediamo per un’azione o ETF è quello determinato dall’incontro domanda/offerta sul mercato Xetra/LS, senza markup aggiuntivi da parte del broker. L’assenza di spread allargati è un punto a favore di Trade Republic, poiché garantisce che l’investitore compri/venda al prezzo effettivo di mercato. Tuttavia, è utile sapere che Trade Republic adotta il modello di payment for order flow (PFOF): riceve remunerazione dagli operatori di mercato che eseguono gli ordini (come LS-Exchange). Questo non comporta un costo diretto per il cliente, ma alcuni esperti notano che il PFOF potrebbe potenzialmente influire sulla qualità di esecuzione in casi di scarsa liquidità (un aspetto dibattuto, ma BaFin finora non ha riscontrato problemi specifici). In generale, per l’utente medio, Trade Republic non presenta costi nascosti significativi: non ci sono commissioni di gestione occulte e le condizioni sono chiare.
eToro, pur essendo anch’esso trasparente sulle principali commissioni, incorpora la maggior parte del proprio guadagno negli spread. Il fatto di offrire trading “zero commissioni” su azioni comporta che eToro applichi un piccolo spread tra prezzo di acquisto e vendita. Su titoli molto liquidi questo spread è ridotto, ma su asset meno liquidi (es. alcune crypto o azioni poco scambiate) il differenziale può essere più ampio rispetto a broker DMA puri. Inoltre, i costi overnight per le posizioni a leva (CFD) vanno considerati: mantenere aperta una posizione con margine su eToro comporta tassi di finanziamento addebitati ogni notte, un costo che Trade Republic non ha semplicemente perché non offre leva/margine. Un altro costo spesso trascurato è la già citata commissione di inattività di eToro, che può erodere lentamente il saldo se ci si dimentica del conto. Da notare invece che eToro non applica costi di custodia o bolli: il bollo sugli investimenti in Italia è a carico dell’utente in regime dichiarativo (0,2% annuo sul controvalore medio, IVAFE) ma eToro non lo trattiene. Trade Republic, essendo in regime amministrato, addebita automaticamente l’imposta di bollo prevista per i conti titoli italiani, ma questo non è un costo nascosto bensì un obbligo fiscale. In definitiva, l’unico “costo nascosto” in Trade Republic potrebbe essere la lieve minor qualità di esecuzione dovuta al PFOF (comunque difficile da percepire), mentre in eToro va posta attenzione a spread su strumenti meno liquidi e costi extra se si usano intensamente le funzionalità di trading con leva e se non si gestisce attivamente il conto.
Funzionalità e strumenti per il trading
Leva finanziaria e margine
Una differenza importante tra i due broker è la possibilità di operare con leva finanziaria. Trade Republic attualmente non offre leva: tutte le operazioni sono eseguite con denaro reale disponibile sul conto, non è possibile aprire posizioni a debito né fare trading in marginazione. Ciò implica anche che non si possono effettuare vendite allo scoperto su Trade Republic, limitando l’operatività al solo rialzo (buy & hold tradizionale). Questo approccio “senza leva” è coerente con la filosofia orientata al risparmio e all’investimento prudente: il cliente di Trade Republic non rischia mai di più di quanto ha versato e non paga interessi passivi perché non ci sono prestiti di margine. Al contrario, eToro offre ampia possibilità di usare la leva tramite i CFD. Sulla piattaforma, quando si apre una posizione è possibile scegliere un moltiplicatore (es. X2, X5, X10 ecc.) a seconda dell’asset e delle regolamentazioni ESMA: ad esempio, massimo 30x sul Forex maggiore, 5x su azioni, 2x sulle crypto per i clienti retail in Europa. Utilizzare leva su eToro trasforma l’operazione in un trade di CFD, con il broker che fa da controparte. Il vantaggio è che si può fare trading speculativo con capitale ridotto (ad esempio movimenti giornalieri su valute o indici), lo svantaggio è un aumento drastico del rischio e l’applicazione di commissioni overnight. eToro applica comunque la protezione dal saldo negativo, quindi in caso di movimenti estremi il conto non può andare in rosso oltre il capitale disponibile. Riassumendo, chi cerca strumenti a leva e operatività di breve termine troverà in eToro l’opzione necessaria (pur con i rischi connessi), mentre Trade Republic è indicato per chi preferisce investire senza margini e leva, evitando complessità e rischi aggiuntivi.
Social trading e copy trading
Un aspetto dove eToro è unico è il social trading. La piattaforma di eToro si comporta in parte come un social network per investitori: ogni utente ha un profilo pubblico (se desiderato) con statistiche di rendimento, si possono pubblicare post, analisi o commenti sugli strumenti finanziari e interagire con la community. Sotto ogni asset su eToro è presente un feed dove gli utenti discutono notizie e previsioni, creando un’esperienza condivisa. Inoltre, la funzione CopyTrader consente di copiare automaticamente le operazioni di altri trader esperti (i cosiddetti Popular Investors). Impostando un importo da allocare, eToro replicherà in tempo reale le mosse del trader copiato in proporzione. Questo strumento di copy trading permette anche a investitori alle prime armi di seguire strategie di trader professionisti, anche se comporta il rischio di affidarsi ciecamente a terzi. eToro offre poi i Smart Portfolios (ex CopyPortfolios): portafogli tematici preconfezionati che raggruppano asset su un tema (es. tecnologie, energia verde, fintech) o replicano portafogli di successo. Acquistando uno Smart Portfolio l’utente investe in un paniere diversificato secondo un tema o strategia gestita da eToro. Tutte queste funzionalità social e di copy trading rendono eToro molto attraente per chi vuole un’esperienza interattiva e possibilità di apprendimento dai migliori.
Trade Republic, viceversa, non offre alcun elemento di social trading o copy trading. L’esperienza su Trade Republic è del tutto individuale: l’utente prende decisioni in autonomia e non vi sono feed social integrati né la possibilità di vedere o copiare portafogli altrui. Questa differenza è cruciale: se per alcuni investitori la dimensione social (feedback e condivisione) è un plus che aumenta il valore della piattaforma, per altri potrebbe essere una distrazione superflua. Il confronto Trade Republic vs eToro su questo punto dipende molto dalle preferenze personali: chi desidera una community attiva e strumenti di copy trading troverà in eToro una soluzione completa, mentre chi preferisce operare per conto proprio magari apprezzerà la semplicità focalizzata di Trade Republic.
Ad entrambe la piataforme manca un copy trading di cripto.
Conto deposito e interessi
Un elemento innovativo introdotto da Trade Republic è il conto deposito remunerato integrato. Dal 2023, essendo diventata banca a tutti gli effetti, Trade Republic offre un tasso di interesse annuale sulla liquidità disponibile sul conto (saldo non investito). Attualmente il tasso di interesse del conto deposito di Trade Republic è del 2,5% (in linea con il tasso BCE, ed è stato recentemente aumentato al 2,75%) . Questo significa che i clienti Trade Republic ottengono una rendita passiva sulle somme in conto, accreditata mensilmente, senza vincoli (un interesse simile a quello di un conto deposito libero). Ad esempio, 10.000€ lasciati sul conto generano circa 275€ l’anno di interessi lordi ai tassi attuali – un beneficio aggiuntivo per chi mantiene liquidità in attesa di investimento. Oltre a ciò, Trade Republic ha lanciato una carta di debito Visa collegata al conto, che permette di spendere la liquidità e prelevare (come visto prima) beneficiando di un cashback 1% sotto forma di “Saveback” . In pratica l’1% di ogni spesa con carta viene investito automaticamente in un asset a scelta dell’utente (ad esempio in un ETF o in azioni), anziché essere restituito in contanti. Questa funzione incentiva l’utente a reinvestire continuamente anche le piccole somme. eToro non offre alcun interesse sulla liquidità depositata, dato che non è una banca e i fondi sul conto trading rimangono normalmente in dollari senza fruttare interessi. Non esiste un conto deposito eToro né carte di pagamento collegate al conto trading tradizionale (eToro ha lanciato in passato una carta prepagata solo in UK, non disponibile per clienti italiani al momento). Pertanto, per un investitore orientato al risparmio, la possibilità di avere un rendimento sulla liquidità e un conto corrente associato con Trade Republic rappresenta un vantaggio notevole rispetto a eToro. In Italia, pochissimi broker offrono interessi sul conto (tipicamente nessuno, a parte promozioni temporanee), quindi Trade Republic si distingue in positivo su questo fronte. D’altro canto, se il focus è investire subito tutta la liquidità, l’assenza di interessi su eToro potrebbe non pesare. In generale, chi prevede di tenere somme non investite sul conto trading trova in Trade Republic una soluzione più efficiente grazie al conto deposito remunerato.
Comprare Azioni, ETF, e Criptovalute, dove conviene?
Esperienza utente e supporto clienti
Facilità d’uso e interfaccia
Sia Trade Republic che eToro ottengono un punteggio elevato per facilità d’uso. Le rispettive app mobili sono ben realizzate, con un’interfaccia pulita e menu chiari. Come già accennato, Trade Republic offre un ambiente estremamente snello: ciò è ideale per un utente alle prime armi che non vuole essere sopraffatto da troppi grafici o funzionalità complesse. L’app di Trade Republic guida l’utente nelle operazioni di base in modo intuitivo, con flussi semplificati per comprare/vendere strumenti in pochi tap. Anche eToro è pensata per essere accessibile ai principianti, ma data la maggior quantità di sezioni (watchlist, feed social, mercati, portafoglio, news, ecc.) richiede magari qualche giorno in più per esplorare tutte le funzionalità. L’interfaccia di eToro è comunque coerente tra web e mobile e offre personalizzazione (ad esempio liste di preferiti, notifiche di prezzo). Un aspetto positivo di eToro è l’inclusione di tutorial e guide integrate che spiegano come fare trading sulla piattaforma, migliorando l’onboarding. Nel complesso, entrambe le piattaforme ottengono riscontri positivi dagli utenti per usabilità. Dai dati della recensione su Trade Republic e quelle pubblicate sugli app store, ha valutazioni medie leggermente migliori: ad esempio su Google Play Store il rating medio è 4.7/5 per Trade Republic contro 3.7/5 per eToro, e su Apple App Store 4.6 vs 4.2 rispettivamente. Ciò indica che gli utenti apprezzano molto la semplicità di Trade Republic, mentre alcuni trovano eToro migliorabile (soprattutto per prestazioni o piccoli bug). Ad ogni modo, per un investitore italiano medio entrambe le app sono pienamente fruibili e in lingua italiana. Trade Republic e eToro dispongono di interfaccia tradotta in italiano e supportano l’euro come valuta di riferimento, rendendo l’esperienza locale. In sintesi, Trade Republic vs eToro sul piano facilità d’uso si traduce in un pareggio: piattaforme diverse ma entrambe efficaci nel rendere semplice l’attività di trading e investimento online.
Servizio clienti e assistenza
Il supporto clienti è un altro elemento da considerare quando si sceglie quale broker. Trade Republic offre assistenza tramite email e una sezione FAQ dettagliata sul sito, ma non dispone attualmente di un numero di telefono italiano dedicato né di live chat per supporto istantaneo. Le risposte via email sono generalmente rapide (nell’arco di 1-2 giorni lavorativi) e fornite in italiano, data la presenza della succursale locale. Alcuni utenti segnalano che il servizio è cortese ma a volte standardizzato, con risposte preimpostate per problemi comuni. eToro mette a disposizione anch’esso un servizio clienti via email/ticket in italiano e una Knowledge Base online molto ampia. Inoltre, per i clienti registrati e verificati, eToro offre una live chat integrata nella piattaforma (accessibile dal menu di supporto) disponibile 24/5. La chat consente di parlare con un operatore (in inglese o talvolta italiano) per risolvere problemi più rapidamente rispetto allo scambio di email. Va detto che l’accesso immediato alla chat potrebbe essere riservato ai membri Club eToro con saldo sopra una certa soglia, mentre per gli utenti base viene comunque garantito il contatto via ticket. In generale le opinioni sulla qualità del supporto di eToro sono miste: molti apprezzano la disponibilità di un canale immediato, altri lamentano tempi di attesa o risposte non sempre risolutive. D’altro canto, Trade Republic avendo meno servizi complessi (no leva, no mille strumenti) riceve forse meno richieste di assistenza proporzionalmente e mantiene gli utenti soddisfatti. Dalle recensioni su Trustpilot, entrambi i broker hanno punteggi buoni: circa 4.2/5 Trade Republic e 4.1/5 eToro, segno di una soddisfazione comparabile, con un leggero vantaggio per Trade Republic. In conclusione, sul servizio clienti eToro offre più modalità di contatto (in particolare la chat live) che possono essere vitali per chi fa trading attivo e ha bisogno di assistenza in tempo reale, mentre Trade Republic garantisce un supporto essenziale via email adeguato a chi investe in modo più passivo.
Sicurezza e protezione fondi
Dal punto di vista della sicurezza e protezione del capitale, sia Trade Republic che eToro operano in ambienti regolamentati e applicano misure a tutela dell’investitore. Come evidenziato, Trade Republic essendo banca aderisce al sistema di garanzia depositi tedesco, proteggendo la liquidità fino a 100.000€ per cliente. Inoltre, i titoli (azioni, ETF, obbligazioni) custoditi presso Trade Republic sono depositati in conti separati intestati ai clienti: ciò significa che in caso di fallimento del broker, questi asset rimangono di proprietà degli investitori e non possono essere aggrediti dai creditori. Trade Republic non presta i titoli dei clienti (no securities lending) e dichiara di non utilizzare i fondi dei clienti per operazioni proprie. Dal lato informatico, l’app Trade Republic utilizza autenticazione a due fattori (2FA) per confermare transazioni e accessi, e la comunicazione è cifrata. Anche eToro adotta la segregazione dei fondi: il denaro dei clienti europei è tenuto in conti bancari separati (solitamente presso primarie banche europee) sotto la vigilanza di CySEC. eToro aderisce al Investor Compensation Fund cipriota, che copre fino a 20.000€ nel caso estremo di insolvenza del broker. Bisogna notare che questo fondo non copre eventuali perdite su criptovalute non custodite (i cryptoasset non sono considerati strumenti finanziari regolamentati in UE, quindi sebbene eToro offra crypto reali, in un caso di default quei beni potrebbero non essere protetti dal fondo). Da parte sua, eToro essendo attiva da molti anni ha sviluppato sistemi di sicurezza robusti, anch’essa con 2FA opzionale e procedure di controllo rigorose per depositi/prelievi (KYC e anti-frode). Entrambi i broker hanno una reputazione solida: Trade Republic ha superato senza danni particolari lo stress test del caso GameStop 2021 (quando alcuni broker bloccarono i trading, TR ricevette lamentele ma BaFin confermò la correttezza operativa), eToro è ormai un colosso fintech con controlli globali e milioni di utenti. In termini di solidità societaria, eToro ha alle spalle anni di utili e un fatturato di centinaia di milioni di dollari, mentre Trade Republic ha raccolto ingenti investimenti (oltre 1 miliardo di euro in venture capital) ed è già considerata una fintech unicorn in Europa. Possiamo quindi affermare che entrambi offrono un elevato livello di sicurezza e affidabilità, con Trade Republic leggermente avanti per la tutela sui depositi (grazie allo status bancario) ed eToro comunque molto sicuro grazie alle multiple regolamentazioni e alla lunga storia operativa.
Trade Republic VS eToro: Quale Broker Scegliere?
Pro e contro di Trade Republic
Pro di Trade Republic:
- Commissioni bassissime: 1€ fisso per trade indipendentemente dall’importo; nessun costo di inattività, nessun canone, costi chiari e trasparenti. Ideale per investimenti consistenti senza erodere il capitale.
- Ampia offerta di azioni ed ETF: con oltre 7.700 titoli azionari e 1.500 ETF, è uno dei cataloghi più vasti in Europa per investire in borsa. Ottimo per diversificare portafogli di lungo termine, soprattutto sul mercato azionario globale.
- Obbligazioni disponibili: a differenza di molti broker online, Trade Republic offre titoli obbligazionari. Questa è una caratteristica utile per chi vuole includere nel portafoglio bond governativi o corporate, asset assenti su eToro.
- Interessi sul conto deposito: la liquidità non investita frutta il 2,5-2,75% annuo , un vantaggio significativo che permette di battere l’inflazione o comunque far lavorare i contanti in attesa di investimento.
- Piani di accumulo (PAC) gratuiti: funzionalità per investire automaticamente somme periodiche in azioni/ETF. I PAC di Trade Republic sono gratuiti (nessun 1€ di commissione su eseguiti PAC) e consentono di acquistare anche azioni frazionate comodamente.
- Semplicità e usabilità: piattaforma ideale per principianti e investitori che cercano un’esperienza senza fronzoli. L’app è estremamente intuitiva e focalizzata sull’essenziale, con pieno supporto in italiano.
- Regime amministrato in Italia: Trade Republic agisce da sostituto d’imposta per i clienti italiani, occupandosi di calcolo e pagamento delle tasse su capital gain e rendimenti. Ciò semplifica enormemente la vita fiscale dell’investitore (compresi calcoli su crypto, cosa rara).
- Sicurezza bancaria: fondi cash assicurati fino 100k €, vigilanza severa BaFin, separazione dei beni e 2FA a tutela dell’account. Offre un livello di sicurezza percepita molto alto e affidabilità da “conto corrente” tradizionale.
Contro di Trade Republic:
- Asset limitati per trading attivo: mancano Forex, CFD, futures, opzioni e in generale prodotti a leva. Non è possibile fare trading intraday aggressivo su valute o indici, né coprire posizioni con derivati. Questo lo rende poco adatto ai trader speculativi di breve termine.
- Orari di negoziazione ridotti: le operazioni su azioni/ETF avvengono tramite LS Exchange che segue orari di mercato europei (tipicamente 9:00-17:30). Non c’è trading H24 su indici o valute come invece offerto dai broker CFD.
- Mancanza di conto demo: non poter provare la piattaforma con denaro virtuale è un piccolo svantaggio per chi vorrebbe testare strategie senza rischi. Bisogna depositare almeno 10€ per vedere l’operatività reale.
- Assistenza clienti migliorabile: supporto solo via email, assenza di chat o telefono per risolvere problemi urgenti. In caso di bisogno immediato, l’utente deve attendere la risposta via ticket.
- Analisi e dati limitati: la piattaforma non offre ricerca approfondita su titoli, né notizie in tempo reale o strumenti analitici avanzati. L’investitore deve procurarsi altrove analisi e informazioni (cosa comune per un broker low-cost).
- Operatività solo su un mercato (LS Exchange): anche se copre molti titoli globali, tutte le esecuzioni avvengono su un sistema multilaterale tedesco. Questo può comportare lievi differenze di prezzo rispetto alla borsa originale e una dipendenza da un unico venue di trading.
- Dipendenza da app mobile: sebbene esista anche l’accesso web, la registrazione e molte funzioni sono pensate per l’app. Chi preferisce piattaforme desktop avanzate potrebbe trovare Trade Republic troppo semplificato.
- Cashback 1% limitato all’investimento: il “Saveback” su carta Trade Republic investe in automatico l’1% di rimborso. Questo è un pro per chi investe, ma chi volesse il cashback liquido da spendere altrove non ha questa opzione (dettaglio minore, ma da notare).
Pro e contro di eToro
Pro di eToro:
- Varietà di mercati e strumenti: eToro permette di fare trading su azioni, ETF, indici, Forex, criptovalute e materie prime da un unico account. Offre opportunità sia di investimento tradizionale sia di trading speculativo, con un’ampiezza di scelta che Trade Republic non eguaglia sul breve termine.
- Social trading e CopyTrader: funzioni esclusive che consentono di interagire con altri trader, apprendere strategie e copiare automaticamente portafogli di investitori esperti . Un ecosistema ideale per chi vuole imparare o non ha tempo/voglia di gestire attivamente ogni operazione.
- Piattaforma completa ma user-friendly: interfaccia moderna con grafici avanzati, feed di notizie e strumenti di screening dei mercati. Allo stesso tempo, l’usabilità rimane adatta ai meno esperti grazie al conto demo e alle guide integrate.
- Zero commissioni su azioni ed ETF reali: investire in azioni ed ETF senza leva comporta 0% commissioni di eToro. Ciò lo rende molto conveniente per piccoli investimenti periodici (ad es. 50-100€ al mese su varie azioni), dove il costo su Trade Republic (1€ per ogni acquisto) sarebbe proporzionalmente alto.
- Accesso al mercato Forex e CFD: eToro permette di sfruttare la leva fino a 30x su valute, 20x su indici, 10x su materie prime, ecc., nel rispetto delle norme ESMA. Questo consente di implementare strategie attive, hedging e trading intraday che su Trade Republic non sono possibili.
- Community enorme e brand affidabile: con oltre 20 milioni di utenti registrati globalmente e oltre 3 milioni in Europa, eToro è uno dei broker più conosciuti al mondo. La sua lunga esperienza e la presenza di regolatori multipli offrono fiducia agli utenti.
- Supporto clienti con chat live: la possibilità di parlare con un operatore via chat è un valore aggiunto, specialmente per risolvere tempestivamente eventuali problemi di piattaforma o di esecuzione.
- Deposito con PayPal e altri metodi rapidi: eToro supporta non solo bonifico e carta ma anche PayPal, Skrill, Neteller ecc., permettendo di finanziare il conto immediatamente. Trade Republic invece è più legato ai circuiti bancari tradizionali per depositi.
- Funzionalità aggiuntive come Smart Portfolios: per chi vuole diversificare facilmente, gli Smart Portfolios di eToro offrono esposizione a temi di investimento attuali senza dover selezionare singoli titoli, semplificando l’approccio per un investitore meno esperto.
Contro di eToro:
- Commissioni indirette e costi extra: sebbene la negoziazione base di azioni sia gratuita, eToro applica spread che possono essere meno convenienti su certi asset (es. crypto con spread elevati). Inoltre, la commissione di prelievo (5$ a uscita) e la commissione di conversione valutaria (0,5% se si opera in USD da conto EUR) aggiungono costi che il cliente deve considerare. Anche la commissione di inattività può pesare se si interrompe l’operatività.
- ETF europei limitati: a causa di questioni regolamentari (PRIIPs), l’offerta di ETF UCITS su eToro è ridotta. Molti ETF popolari in Europa non sono disponibili, e questo può ostacolare chi vuole fare investimenti diversificati a lungo termine con strumenti a basso costo (Trade Republic invece eccelle in questo).
- No obbligazioni né strumenti di risparmio: eToro manca totalmente di obbligazioni, conti deposito o altri prodotti a basso rischio. È focalizzato su azioni, crypto e trading; un investitore prudente che volesse anche una parte di portafoglio in bond non la troverebbe su eToro.
- Esperienza meno focalizzata: la presenza del feed social e di funzioni di copy trading, se da un lato è un vantaggio, dall’altro può distrarre dall’obiettivo di investimento o indurre i principianti a copiare strategie rischiose senza comprenderle. In pratica, eToro può incoraggiare un trading più frequente e emotivo.
- Supporto migliorabile secondo utenti: nonostante la chat, alcune recensioni su eToro riportano lentezza o risposte non risolutive dal supporto eToro. Per problemi complessi, potrebbe volerci tempo per avere soluzioni.
- Conto in USD di default: chi non attiva il conto in EUR deve fronteggiare conversioni valutarie su ogni deposito (e su dividendi/incassi in altre valute). Questo aggiunge un passaggio in più rispetto a Trade Republic che opera direttamente in € su tutto.
- Protezione limitata su crypto: sebbene eToro consenta di acquistare vere criptovalute, queste non sono coperte da garanzie come il fondo investitori. Inoltre, trasferire crypto fuori da eToro è possibile solo per alcune monete tramite il wallet proprietario (eToro Money), con fee di trasferimento. In pratica, usare eToro come exchange crypto ha più vincoli rispetto a broker crypto dedicati.
- Meno azioni totali rispetto a Trade Republic: 1.500 titoli vs 7.700 sono un’enorme differenza per chi cerca titoli meno capitalizzati o mercati secondari. Ad esempio, chi volesse investire in piccole società italiane o azioni asiatiche potrebbe non trovarle su eToro, mentre potrebbe averle su Trade Republic se quotate su LS Exchange.
- Struttura ibrida broker/market maker: il fatto che eToro funga da market maker quando operi con leva implica un conflitto di interessi potenziale (il broker è controparte delle tue operazioni). Anche se eToro è regolamentato e deve eseguire correttamente gli ordini, alcuni trader preferiscono evitare broker che guadagnano direttamente dalle perdite dei clienti.
Conclusione: eToro conviene o meglio Trade Republic?
Tirando le somme del confronto Trade Republic vs eToro, non esiste un vincitore assoluto: la scelta dipende dal profilo e dalle esigenze del singolo investitore. Possiamo però evidenziare in quali casi eToro conviene rispetto a Trade Republic e viceversa. eToro conviene per chi desidera una piattaforma tuttofare, orientata al trading attivo e alla social community. Se il tuo obiettivo è fare trading frequente, sfruttare la leva finanziaria, magari speculare su Forex, crypto o indici mondiali, e al contempo interagire con altri trader copiando strategie, eToro è probabilmente la scelta migliore. Questo broker offre una gamma di mercati e funzionalità che soddisfano il trader dinamico e il curioso sperimentatore. Al contrario, Trade Republic risulta ideale per chi vuole investire in ottica risparmio e lungo termine, minimizzando i costi e le complicazioni. Se ti interessa accumulare azioni e ETF gradualmente, mantenere anche una parte di liquidità remunerata in conto, e non doverti preoccupare delle dichiarazioni fiscali annuali, Trade Republic offre un’esperienza efficiente e semplificata. Inoltre Trade Republic è un broker più adatto per chi privilegia titoli europei e strategie passive (es. piani di accumulo mensili su ETF) mentre eToro strizza l’occhio ai trader globali e più speculativi.
In definitiva, la scelta tra questi due broker dipende da cosa cerchi: qual è il broker migliore per te? Gli esperti del team di CriptoMania.it consigliano Trade Republic ai risparmiatori/investitori che puntano su costanza e semplicità, ed eToro a chi vuole maggiore varietà di strumenti e un’esperienza di trading interattiva. Entrambi sono piattaforme affidabili e convenienti in termini di costi, quindi potresti anche valutare di provarli entrambi (l’apertura conto è gratuita su entrambi i servizi). Come sempre, è importante definire la propria strategia e valutare le caratteristiche offerte: in questo modo potrai determinare con certezza se eToro conviene per le tue esigenze o se è meglio Trade Republic per raggiungere i tuoi obiettivi finanziari.
Se hai ancora dubbi, puoi consultare la recensione ufficiale di Trade Republic e la recensione ufficiale di eToro per approfondire ogni dettaglio prima di decidere quale piattaforma fa al caso tuo.

Alessandro Sabbatini è un esperto di marketing digitale e imprenditore online che sfrutta le potenzialità di internet per creare opportunità di guadagno. Come fondatore di ProMarketer.it, si dedica a fornire guide gratuite sul marketing online, strategie per generare reddito online e informazioni a scopo educativo su investimenti, basate sulla sua vasta esperienza nel campo.